
Kublai è un progetto di musica inedita di Teo Manzo, cantante e musicista milanese.
Kublai è un disco che deve il suo nome all’imperatore mongolo del XIII secolo, nipote del più celebre Gengis Khan. L’immagine che il titolo vuole suggerire (presa in prestito da Le città invisibili di Italo Calvino) è quella di un “figlio d’arte”, chiamato a dimostrarsi all’altezza dei suoi predecessori, e qui raccontato attraverso l’amicizia con Marco Polo, che lo ha conosciuto nei suoi viaggi orientali.
Due personaggi, Marco e Kublai, nati agli antipodi, ma uniti dalla stessa solitudine. Marco, però, è sempre in viaggio, mentre Kublai vive segregato nei giardini del palazzo imperiale e non conosce le meraviglie del suo regno sterminato. Marco, ogni volta che ritorna nella capitale, gliene racconta una.
Così, parafrasando il loro rapporto, l’intero album non è altro che un dialogo tra due amici che passano una serata insieme. L’uno irrequieto e sempre in movimento; l’altro inerte, al punto di preferire, infine, il suicidio.
La piena realizzazione di un intento comporta, al fondo, la sua perdita. Questo è il non detto che riecheggia in tutte le stanze di questo disco, suddiviso in tre respiri o movimenti, e composto di arie, più che di canzoni in senso stretto. Canzoni, in questo senso, che non coincidono con le tracce del disco, ma vi sono annegate, a forza, e affiorano a tratti dal magma sonoro, con intenzione melodica, ma forma incompiuta.
Incompiuta, forse, per non completare troppo in fretta quella sconfitta.
Teo Manzo è nato a Milano 33 anni fa. Cantante, autore, compositore, nel 2015 ha pubblicato il suo primo album solista Le Piromani, che gli è valso diversi riconoscimenti, fino a ricevere, nel dicembre 2016, il Premio Fabrizio De André per la Poesia. Nel 2019 ha girato l’Italia come voce del fortunato spettacolo De André 2.0, nato in occasione del ventennale della scomparsa del cantautore genovese. Nel 2020 ha esordito con Kublai, un progetto in forte discontinuità con la canzone d’autore, diviso tra elettronica, testi onirici e canto arioso.
Ingresso libero, prenotazione necessaria telefonando al numero 02.45071825 dalle 15 alle 22 oppure cliccando qui.