
Vinnie Marakas
Giovane Cagliostro è il primo EP di Vinnie Marakas per Dischi Sotterranei, in uscita su tutte le piattaforme digitali dal 25 febbraio 2022. Synth galleggianti, ritmiche dance e bassi funk, reminiscenze acid house o della golden era della scena elettronica francese, con linee vocali malinconiche in cui sono riconoscibili gli influssi del cantautorato italiano più “scarmigliato” (tra gli altri: Fanigliulo, Ferretti, Jannacci, passando per gli Squallor e forse un certo Battiato anni
‘80). Riferimenti letterari, allegorie e visioni oniriche corroborate da un immaginario decadente e surreale. Un genere poliedrico, ibrido, che potremmo chiamare ‘ITALIAN TOUCH” in cui più urgenze espressive chiedono il proprio spazio vitale, o almeno il proprio lessico per essere ascoltate. Vuoi la gravità, vuoi il tempo: ogni cosa cade e decade. E non è né un bene né un male, ma semplicemente un fatto, che può essere banale, spaventoso, emozionante, ospettacolare:, proprio come i sogni. “Giovane Cagliostro”, prodotto da Richard Floyd, oltre che un omaggio al celebre alchimista imbroglione di cui porta il nome, è soprattutto un inno scapigliato e allucinato alla decadenza, in cui tra citazioni, reiterazioni e calembour viene sviluppata un’eccentrica dialettica tra il “vero” e il “possibile verosimile”, che richiama in chiave retrofuturistica e pop-apocalittica, il “Dualismo” di Arrigo Boito e le “Penombre” di Emilio Praga. Un’opera simbolista, non solo musicale, che celebra il tramonto degli idoli e della cultura Occidentale come un after party crepuscolare e scanzonato.
Vinnie Marakas è profeta, imbroglione, sciamano, alchimista e impostore: il nome della sua opera è scritto sul manto delle tigri. Secondo alcuni esegeti è un mago metropolitano che da sempre attraversa i secoli presentandosi con diversi nomi: Ermete, Cagliostro, Faust. Secondo altri un illusionista, un operatore del sottosuolo, un poeta. Per altri ancora un baro, un giocatore di dadi. Un imbroglione, un truffatore che si cela dietro a un linguaggio criptato, fatto di visioni, riferimenti, allegorie e calembour, facendo gioco di spleen sulle atmosfere nostalgicamente sognanti, intessute da Richard Floyd (fine producer e abile addestratore di testudinati d’acqua dolce, NdA).
Ingresso gratuito.
Non è necessaria la prenotazione