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Benvenuti in galera – evento annullato causa maltempo

regia di Michele Rho
durata 73 min
Oltre la pellicola - ospite speciale: Michele Rho
proiezione che aderisce a Cinema Revolution!

05 Settembre 2024

ore 21:30

cinema

EVENTO ANNULLATO CAUSA MALTEMPO

Il film fa parte della rassegna oltre la pellicola in cui verranno presentanti film d’autore e indipendenti e ci sarà l’occasione di dialogare con regist* e ospiti speciali!

Per l’occasione il regista Michele Rho presenterà il suo film insieme al protagonista Pavel Ababe.

 

 

sinossi

Il tema della carcerazione e della condizione del detenuto è purtroppo sempre di estrema attualità e si preferisce non affrontarlo oppure parlarne con un certo grado di retorica. Il carcere è scomodo, e fa paura. Raccontando il progetto di In Galera, il primo ristorante al mondo aperto dentro un istituto di pena, il film documentario Benvenuti In Galera ci porta dentro un carcere cercando di abbattere queste paure e diffidenze attraverso le storie di chi sta cercando di riprendere in mano la propria vita lavorando, perché per questi ragazzi il lavoro significa redenzione, vita e futuro. Ma il ristorante non è solo un luogo di lavoro per i detenuti, è anche un modo innovativo per la comunità esterna di entrare in contatto con la realtà carceraria in modo nuovo e diverso: un ponte tra il carcere e il mondo esterno.

note di regia

“Benvenuti In Galera” è il documentario che condivide la straordinaria storia di In Galera, il primo ristorante al mondo situato all’interno di un carcere, gestito interamente dai detenuti (di varie condanne) sotto la supervisione di una donna tenace… mia madre…
Questo ristorante di alta classe (e progetto sociale) è aperto a tutti. I camerieri indossano divise, e lo chef ha studiato nella scuola di Gualtiero Marchesi.
Il mio obiettivo non era raccontare solo la storia di un ristorante eccezionale né, naturalmente, la storia di mia madre.
Nei miei documentari ho sempre cercato di indagare luoghi che mi offrissero tematiche stimolanti di riflessione. Così, il ristorante stesso è diventato una lente speciale attraverso cui esplorare il mondo del carcere.
Credo che di questi tempi sia sempre più importante parlare e discutere di carcere, confrontarci su un tema di estrema attualità.
Mi sono avvicinato al progetto chiedendomi come i detenuti percepiscano il mondo esterno, come si sentano, che cosa provino. Pensandoli dunque come esseri umani, al di là della colpa che hanno commesso. Tutto questo sempre e comunque nel rispetto e attenzione delle vittime delle loro azioni.
Il documentario, girato nell’arco di tre anni a causa della pandemia da COVID-19, mi ha permesso di seguire da vicino e conoscere questi ragazzi nei loro percorsi di riabilitazione. Alcuni di questi si sono conclusi positivamente, mentre altri no. Ma questo non è il punto del mio lavoro.
A me interessano le storie. La storia di Davide, di Said, di Jonut, di Chester, di Domingo… uomini che hanno commesso errori e che stanno cercando una seconda possibilità dalla vita, molti di loro attraverso il lavoro.

Ed è proprio il lavoro che diventa la chiave di tutto, per evitare il carcere, per essere accettati nuovamente dalla propria famiglia ed evitare di tornare alle attività criminali.
Durante questo percorso ho incontrato moltissima umanità e ho capito quanto poco conoscevo e comprendevo il carcere e la vita dentro il carcere, perché la osservavo da fuori. È un piccolo cambio di prospettiva, ma determinante.
Il documentario ha un tono agrodolce e volutamente non vuole “giocare” con il dramma. I detenuti sono esseri umani e la leggerezza rende la punizione più sopportabile. Anche dal punto di vista visivo, ho cercato in ogni modo di evitare quell’immagine triste e squallida della prigione che
incontriamo in molti film sul carcere. La prigione è squallida ma dipende da che punto di vista la guardi. Qui si parla di redenzione, di seconda possibilità. Un elegante bianco e nero, mi è sembrata la scelta necessaria per dare dignità a queste storie così intime e personali.
Quindi, BENVENUTI IN GALERA, dove la parola “Benvenuti” è un benvenuto per tutti voi per conoscere meglio e non avere paura o diffidenza quando vedete un detenuto o entrate un istituto di pena.

Crediamo che la cultura debba essere accessibile a tutte e tutti, perciò ci teniamo ad offrirvi il meglio a prezzi calmierati. Il film rientra nell’iniziativa Cinema Revolution promossa dal Ministero della Cultura. Acquista il tuo biglietto in cassa a soli 3,50 euro!

 

I biglietti possono essere acquistati al bar di quartiere Da Sadino il giorno stesso della proiezione oppure su DICE qui.

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