Map the Giants – alla scoperta dei coralli giganti
a cura dell'associazione Parole e Punti e mare culturale urbano
relatore dell'evento: Simone Montano
18 Giugno 2025
ore 19:00

Map the Giants è un’iniziativa di ricerca guidata dal Centro MaRHE dell’Università di Milano-Bicocca, che mira a scoprire, studiare e proteggere le colonie di coralli più grandi e antiche del mondo. Mappando questi coralli monumentali, il progetto cerca di comprendere la loro resilienza ai cambiamenti ambientali e promuovere il loro riconoscimento come simboli di conservazione marina. Il progetto enfatizza la cittadinanza attiva, invitando subacquei, biologi marini, turisti e comunità locali a contribuire segnalando avvistamenti di coralli giganti. I partecipanti possono inviare le loro scoperte tramite il sito web del progetto, che presenta una mappa interattiva che mostra i dati raccolti. Questo approccio collaborativo migliora la raccolta di dati e promuove un senso di tutela per gli ecosistemi delle barriere coralline. Oltre alla mappatura, Map the Giants conduce spedizioni scientifiche per studiare questi coralli in dettaglio, esaminando aspetti come il loro microbioma, la genetica e il significato ecologico. Le nozioni acquisite mirano a informare le strategie di conservazione e ad aumentare la consapevolezza sull’importanza di preservare questi habitat marini vitali. Condurranno l’incontro Simone Montano professore associato del dipartimento di scienze dell’ambiente e del territorio (department of earth and environmental sciences -DISAT) dell’università di Milano-Bicocca e i suoi collaboratori ricercatori.
il progetto:
Map the Giants è un progetto di citizen science volto a cambiare la narrativa sulla conservazione delle barriere coralline. Oggigiorno l’impatto umano, l’inquinamento e il cambiamento climatico, con gli effetti dell’innalzamento della temperatura superficiale del mare (SST), sono responsabili della maggior parte degli eventi di mortalità di massa, con ripercussioni dirette sulle strutture delle barriere coralline, sulle funzioni ecologiche e sulla biodiversità. Pertanto, miliardi di colonie di coralli potrebbero morire, tra cui potenzialmente le più enigmatiche, resistenti e antiche: i coralli giganti. Queste colonie di coralli giganti sono simili a guardiani storici, prosperando per secoli e conservando informazioni inestimabili sulla storia e la salute dei nostri ecosistemi marini. Il progetto persegue tre obiettivi: innanzitutto, localizzare colonie di coralli giganti in tutto il mondo attraverso l’aiuto della citizen science, quindi studiare alcune di queste colonie per monitorare la salute degli oceani e gli effetti del cambiamento climatico. Infine, il nostro ultimo obiettivo è trasformarli in monumenti marini e aumentare la consapevolezza globale nei confronti delle barriere coralline e della loro fragilità. L’idea è di ricreare la stessa sensazione quando si protegge un monumento, di qualsiasi natura esso sia. Il progetto ha un sito web dove i cittadini possono imparare a conoscere le barriere coralline, come misurare i coralli giganti e come ottenere informazioni su un corallo gigante. Per ogni ritrovamento, il corallo viene mostrato su una mappa interattiva nella homepage del sito con le sue caratteristiche. Il progetto è aperto a chiunque voglia diventare un “ambasciatore del corallo gigante”. I target più interessanti sono gli amanti del mare, i subacquei, gli amanti dello snorkeling, i biologi marini che viaggiano per lavoro o per passione e tutti gli abitanti dei paesi in cui il progetto è in atto. La possibilità di partecipare a un progetto scientifico motiva le persone a comprendere meglio l’importanza della natura e degli effetti del cambiamento climatico. Aumentando questa consapevolezza speriamo di contribuire a un comportamento virtuoso che possa mitigare gli effetti del cambiamento climatico dalla base o attraverso il cambiamento delle nostre abitudini.
Che cos’è MARHE CENTER
Il Marine Research and High Education Center (MaRHE Center), fondato il 28 gennaio 2009, è un’iniziativa collaborativa tra l’Università di Milano-Bicocca e il Ministero della pesca, delle risorse marine e dell’agricoltura delle Maldive. Situato sull’isola di Magoodhoo alle Maldive, il centro si concentra sulla ricerca e l’istruzione in scienze ambientali, biologia marina, turismo e geografia umana. Il MaRHE Center conduce vari programmi di ricerca, tra cui studi sulla barriera corallina, ricerca sulla pesca e l’acquacoltura, ricerca sugli squali e sui mammiferi marini, nonché studi sulla geografia umana e sul turismo. Il centro è dotato di strutture come laboratori, aule,
uffici e un centro immersioni che fornisce supporto scientifico e attrezzature per le immersioni. Le attività educative presso il MaRHE Center comprendono workshop come il “Tropical Marine Ecology Workshop“, che offre formazione teorica e pratica sugli ecosistemi marini tropicali, altri workshop più avanzati e mirati su diversi argomenti correlati al mare. Attraverso il suo approccio integrato alla ricerca e alla formazione, il MaRHE Center mira a promuovere la protezione del fragile ambiente maldiviano e della sua biodiversità, incoraggiando al contempo la gestione responsabile delle risorse e lo sviluppo sostenibile.


BIOGRAFIA
Professore Associato presso l’Università di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze della
Terra e delL’Ambiente (DISAT) e vicedirettore del centro MaRHE, Maldive. È titolare di due corsi (12 CFU) nel corso di laurea magistrale internazionale in Scienze Marine della stessa Università. È un biologo marino, interessato principalmente all’ecologia e alla biologia del sistema delle barriere coralline. Le sue attuali attività di ricerca si concentrano sulla valutazione dello stato di salute e delle malattie dei coralli nella Repubblica delle Maldive. Inoltre, le sue ricerche riguardano anche le nuove simbiosi emergenti e sullo sviluppo di diversi strumenti di mitigazione del cambiamento climatico per il ripristino dell’ habitat sottomarino. Tutte le sue attività sono volte a comprendere le dinamiche che guideranno questi ecosistemi in uno scenario di cambiamenti climatici, al fine di sviluppare e proporre piani di gestione ambientale. È un Istruttore Open Water Scuba PADI (#324445), Istruttore di Aria Arricchita PADI, Istruttore di Aria Profonda PADI, Istruttore di Drift Diver PADI, Istruttore di Fotografia Subacquea Digitale PADI, Istruttore di Immersione Notturna PADI e Divemaster PADI. Circa 1000 immersioni scientifiche nel Mediterraneo, Maldive, India, Malesia, Kenya, Yemen, Mauritius, Sri Lanka, Thailandia, Egitto, Arabia Saudita e Antille Olandesi.
