Fa parte del ciclo del progetto di teatro fisico iniziato lo scorso anno sul tema del corpo politico,
sarà anche questo un luogo di rivendicazione femminile, di sperimentazioni con il proprio corpo e vuole essere un atto radicale.
l laboratorio sarà uno SPACE-IN BETWEEN, ossia uno spazio transizionale, in cui si dà via libera
alla parola con le sue associazioni più illegittime e, dove qualcosa di inaspettato può sempre
accadere.
Quest’anno ci concentreremo sul tema della femminilità negli antichi miti. E li sviscereremo e
testeremo su di noi attraverso la nostra percezione moderna.
Il mito non è un oggetto, bensì un processo e, in particolare, un processo di rielaborazione di uno
specifico nucleo narrativo che si esprime attraverso la formulazione delle sue possibili varianti.
Praticheremo insieme questo processo creativo esplorando le diverse varianti del mito della
femminilità e tutti i suoi aspetti, che lo rendono uno strumento utile per analizzare e rivivere i nostri
giorni. Penseremo il mito come una forma di umorismo metafisico che spinge il mito tramandato
alle sue conseguenze più estreme fino a farlo attorcigliare su se stesso, rivelandone la logica
intrinseca.
Il corso sarà diviso in tre parti:
PRIMA PARTE
Attraverseremo tre figure chiave della mitologia femminista ossia, Sherazade, Arianna ed Europa. Le vite di queste donne potrebbero essere lette linearmente seguendo gli accadimenti storici, ma essendo queste delle storie che si mischiano con il mitologico, allora, queste potenti narrazioni che vivono nell’inconscio sociale mutano e sono delle metafore sempre valide che ci parlano ancora oggi. Queste tre donne del passato ci proietteranno in ampie riflessioni e dibattiti sul nostro futuro, da cui poi faremo scaturire delle pratiche e delle composizioni nelle fasi successive del laboratorio. Questi miti saranno l’inizio di una ricerca personale e collettiva che faremo. Saranno una lente inconscia attraverso cui ci orienteremo nel mondo. Da sempre il mito è un processo che ha bisogno di rispondere a un bisogno di significanza che muta continuamente. Per rimanere vivo deve essere in grado di produrre molteplici varianti, il passaparola millenario lo fa evolvere in infinite direzioni e spesso non esiste una variante del mito che sia più vera dell’altra. Ora sta a noi farlo nostro ed evolverlo.
Pratiche basate sul libro “mitologia femminista” di Chiara Bottici e trasposizione in danza delle 3
figure mitologiche femminili (Sherazade, Arianna ed Europa).
SECONDA PARTE
Chiamata la città delle donne, dove corpi riuniti decidono di raccontarsi storie e poi discuterne insieme al fine di trarne ispirazione per costruire un nuovo mondo.
Pratiche di composizione, improvvisazione e trasmissione.
TERZA PARTE
Chiamata il bestiario, invita a “farsi animale” e mettersi in discussione. In questa fase metteremo in discussione i presupposti stessi dell’ordine sociale poiché l’ordine sociale vi è intrinsecamente inclusa l’opposizione tra patriarcato e matriarcato. Noi ci prepareremo ad un modo diverso di diventare donna, mettendo in atto delle metamorfosi individuali. Ci trasformeremo. Consce di essere entità complesse e stratificate, capiremo come essere una delle mille possibili sfumature dell’essere donna nella nostra condizione contemporanea. Muteremo insieme, avverrà un mutamento da una forma introversa ad una forma più animalesca. Una mutazione da una forma crisalidea ad una forma di farfalla adulta. Qui avverrà quel passaggio alla forma bestiale. Dopo aver analizzato quelle donne forti del passato cercheremo di introiettare nelle nostre coscienze quella forza. Riscriveremo il termine “bestie” poiché per troppi secoli queste donne e altre rivoltose venivano additate come “bestie” con disprezzo, per indicare quel confine invalicabile dell’ordine politico stabilito e quindi era ciò che veniva escluso dalla società umana. Noi oggi invece faremo nostro questo termine ed evolveremo insieme, sovvertendo nel nostro piccolo la percezione
Informazioni
Questo laboratorio è composto da 10 incontri ognuno da 1h30 ciascuno.
Dedicato a sole donne dai 18 ai 60 anni, non si richiede nessuna base di danza.
Inizio corso sabato 19/10
Per info contattare l’e-mail sarapezzologe97@gmail.com
Per iscriverti QUI oppure contattando sarapezzologe97@gmail.com
Le iscrizioni terminano il 18/10
Costi: 120€ a persona per 1 corso solo, 180€ per tutti e 2 in corsi (mitologia femminista + l’atto creativo)
Modalità di pagamento: bonifico

Bio Sara Pezzolo
Sara Pezzolo, é nata a Genova nel 1997, ha frequentato un corso di laurea triennale a Genova
all’Accademia Ligustica di Belle Arti laureandosi in progettazione artistica per l’impresa (2020).
Inizia a produrre opere performative partecipando a mostre sul territorio e collaborando come
performer per la mostra Più nessuno da nessuna parte dell’artista Cesare Viel. Successivamente
ha frequentato un corso di laurea magistrale presso IUAV di Venezia laureandosi in teatro e arti
performative (2022), dove ha lavorato a stretto contatto con molti artisti e coreografi, come
Anagoor, Michele Di Stefano, Enzo Cosimi e Marco Martinelli del Teatro delle Albe, Teodora e
Agata Castellucci della compagnia Dewey Dell, Chiara Bersani. Ha lavorato come performer per
Virgilio Sieni, Nicolas Grimaldi Capitello, per la compagnia El Conde De Torrefiel, per Enzo Cosimi
e per Collettivo Cinetico. Ha partecipato anche al festival FIND a Cagliari con la performance di
sua creazione Perturbated Artist.
Inoltre è un insegnate di teatro, collabora con alcuni asili e scuole primarie creando progetti che
possano introdurre al mondo del teatro i bambini e ragazzi, collabora con Lyra Teatro come
educatrice teatrale presso la Fabbrica del Vapore, collabora con Scenikalab come educatrice
teatrale nelle scuole ed insieme al centro di produzione artistica e culturale Mare Culturale Urbano
ha iniziato a creare un laboratorio di teatro fisico per donne con il nome il corpo politico dal 2023.
Il suo percorso non è stato lineare ma ha sempre avuto molta voglia di mettersi in gioco e di
carpire il più possibile da tutto e tutti, potendo cosí avere più conoscenze possibili a 360° sul
mondo del teatro, danza e performance. Ma allo stesso tempo avendo sempre un obiettivo ben
chiaro nella sua mente, affrontare temi ed emozioni che facciano avvicinare anche chi è molto
lontano da questo mondo, nella speranza di sovvertire gli schemi e rivoluzionare l’idea che il
mondo ha del teatro e della performance.
