Hinterland – il comune di Pieve Emanuele

il progetto
In un’epoca in cui, in particolare negli ultimi due anni, gli adolescenti hanno dovuto cedere a grandi compromessi sociali, cerchiamo attraverso il teatro una rielaborazione di essi, la riscoperta del gruppo e della bellezza dell’adolescenza e del senso di scoperta e libertà che la caratterizza, cercando di proporli in momento di rigenerazione collettiva all’interno della comunità. Lo faremo all’interno di un percorso laboratoriale, che sarà guidato dall’analisi in funzione della messa in scena del testo “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare e che culminerà con uno spettacolo finale, composizione drammaturgica tra parti del testo originale e pensieri dei partecipanti. Così come nell’opera, Romeo e Giulietta rappresentano i sentimenti uccisi dai compromessi sociali, da scelte della società di trascurare, in virtù di pensieri dettati dal progresso e da un ritmo incalzante, ciò che risulta più fragile. Specchio di una società che non sostiene l’apertura e la passione della giovinezza.
Ogni incontro di laboratorio sarà caratterizzato da un training iniziale pensato per sciogliere imbarazzi e timori per creare un’atmosfera accogliente in modo da incontrarsi e conoscersi in serenità. Giochi teatrali, improvvisazioni, elementi di teatro danza, pittura, esercizi vocali sono strumenti tecnici che verranno trasmessi, consapevoli del fatto che ognuno possiede già l’energia, la gioia e la necessità di dire e di esprimersi al meglio, quello che può aggiungere un percorso teatrale con intento pedagogico oltre che artistico, è la qualità dell’esperienza vissuta. Un’esperienza di libertà creativa in ascolto consapevole di sé e degli altri. Queste qualità non sono immediate né scontate, occorre togliere ostacoli e creare l’ambiente adeguato affinchè ogni potenzialità si sviluppi al meglio. E’ importante educare fin da subito allo sguardo esterno, al restituire ciò che si è vissuto e sperimentato nel gruppo, in modo da misurarsi con le proprie capacità espressive e soprattutto con il lavoro del gruppo di impegnarsi in modo che tutti si sentano responsabili e uniscono gli intenti per un progetto comune.
L’idea progettuale è quella di utilizzare i diversi centri che caratterizzano il complesso municipale di Via Viquarterio, architettura ispirata da una costruzione medievale turrita che sorge nelle vicinanze, e di cui si vuole far risaltare l’unione e l’identità quale motore di aggregazione sociale, pur in presenza di una policentricità, tipica delle architetture di Canella, e in contrapposizione ai due castelli, vicini e opposti, ispiratori e protagonisti dell’opera di Shakespeare. Il percorso creativo sarà suddiviso in tre diverse fasi di lavoro e su quattro diversi spazi comunali, esaltando le capacità di aggregazione delle piazze, presenti nei diversi spazi.
A Pieve Emanuele i ragazzi del laboratorio teatrale si incontrano tutti i venerdì nel grande salone dell’Ex Centrale In questi incontri il gruppo si sta conoscendo, ognuno porta una piccola parte di sè: alcuni la voglia di giocare, altri le proprie fragilità e altri ancora i propri desideri. Insieme i ragazzi stanno esplorando altri spazi e modalità i agire e di osservare, creando movimenti e parole inusuali.
Chorós Teatro
biografia
Chorós Teatro è una compagnia teatrale che lavora mescolando il linguaggio performativo con quello visivo, ponendo il teatro come arte di prendersi cura dell’ambiente, dello spazio e della comunità che lo abita. Con questa missione nascono i nostri progetti che si sviluppano in spettacoli, performance e laboratori espressivi. Abbiamo sede a Dergano, quartiere di Milano e siamo una delle realtà aderenti alla Rete TiPiCi di teatro sociale, che opera nella città e nell’area metropolitana di Milano. Realizziamo progetti, attività e spettacoli in diversi territori e realtà in tutta Italia, dove incontriamo bisogni e necessità del teatro come fonte di incontro, cultura e relazione. La direzione artistica di Chorós Teatro, è a cura di Luca Bellé e Giada Fossà.