Un mare di Slam

A mare culturale urbano arriva Un mare di slam, una gara di poesia performativa, un Poetry Slam a cui potete sia partecipare sia assistere con un bicchiere in mano. Sarà una vera e propria sfida tra poeti-performer con un solo vincitore: la poesia.
Da ottobre a maggio, ogni primo martedì del mese, sei poeti diversi si sfideranno a colpi di rime, sonetti, canzoni e stornelli. I membri della giuria saranno estratti tra le persone presenti: il pubblico è sovrano! Ingresso libero.
I MCees, cioè i Maestri di Cerimonia saranno: Antonio Amadeus Pinnetti, Enrico Pittaluga e Giorgio Damato che vi accompagneranno per tutto l’anno, selezionando e presentando i poeti più arditi e garantendo il regolare svolgersi del torneo, attraverso serate di qualificazione, semifinali e finali. La primavera vedrà infine l’incoronazione del sommo poeta o della somma poetessa, vincitori di Un mare di slam.
Le regole son presto dette: ogni poeta/slammer avrà a disposizione 3 minuti e non di più per declamare un suo testo, scritto di suo pugno. Non si possono usare costumi e oggetti di scena: ci si presenta per quelli che si è, senza trucchi e senza inganni.
Una giuria di cinque persone scelte tra il pubblico darà un voto a ogni poesia-performance.
Tutti possono iscriversi, tutti possono partecipare. Nel rispetto delle quattro precedenti regole, la libertà di espressione in un poetry slam è potenzialmente infinita, totale.
Le gare saranno valevoli per il Campionato LIPS – Lega Italiana Poetry Slam. I vincitori del torneo avranno la possibilità di accedere alle semifinali Lombarde 2019/2020.
Il Poetry Slam è una competizione poetica che nasce una fredda sera del 1984, in una città americana spazzata dal vento incessante che sferza le rive del lago Michigan: Chicago.
Il suo creatore, oggi noto nell’ambiente con l’appellativo di Slam Papi, è un poeta e performer di nome Mark Kelly Smith, che nella suggestiva cornice del famigerato locale Green Mill, prese in mano un microfono e si preparò, consapevole o meno, a fare la Storia.
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